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TURISMO

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VIA FRANCIGENA MONTE SAN BIAGIO
 
Categoria: Beni culturali immateriali » Cammini dei popoli

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Monte San Biagio

L’Epitaffio, in passato, era considerato come il confine tra il regno della Chiesa e il regno Borbonico,  mentre oggi è il monumento che definisce il confine tra Terracina e Monte S. Biagio.

L’Epitaffio affiancato dalla Torre e da una porta d’ingresso era la zona principale di passaggio della Via Francigena, che passava dietro il Mausoleo di Sesto Giulio Frontino e giungeva a M.S.Biagio. In seguito è stata creata una via alternativa, a scopo di valorizzarla, che giunge a Valle Marina dove si trova una piccola struttura, chiamata la vascozza romana.

La torre dell’Epitaffio è considerata come confine fisico mentre un altro monumento che si trova già nella zona di Monte San Biagio ossia la Torre di Portella è considerata come confine politico. Questo monumento è stato un luogo fondamentale per il passaggio della via Appia Antica, infatti, si può notare la pavimentazione tipica delle strade romane e sono ancora visibili le tracce dei carri che passavano per quella zona.

La Portella rappresenta appunto il confine politico perché attraversandola si doveva pagare un dazio, per il passaggio tra i due regni. quest’affermazione é stata confermata da Tito Livio, uno scrittore antico, che ricorda un luogo di passaggio tra mare e montagna mettendolo in correlazione con una fonte di acqua, che chiama “lautulae”.

Inizialmente ci sono state delle difficoltà per individuare questo posto perchè ognuno ne indicava uno diverso. L’archeologo Alessandro De Bonis, attraverso la ricostruzione data da documenti custoditi nell’abbazia di Montecassino, identificò il reale luogo a Torre Portella, in quanto esso era l’unico passaggio obbligato dove era presente una sorgiva.

Molti personaggi della storia come Quinto Fabio e Quinto Aulio, hanno combattuto in questo luogo una grande battaglia contro i Sanniti e già in epoca romana era considerata una zona di confine. Assunse maggior importanza in età medievale quando i pellegrini passando dovevano lasciare un loro contributo e mantenere delle promesse. Infatti sul monumento dell’Epitaffio c’è scritto: “voi che entrate da amici, sarete trattati da amici, voi che entrate da nemici, sarete perseguitati con le leggi del posto”.

In questa zona prosegue la Via Francigena antica che passa dinanzi ad una sorgente (“Lautulae”) di acqua pura, dove in passato le anziane del posto andavano a purificare gli abiti da sposa.

La Via Francigena aveva due differenti percorsi per arrivare a Fondi, quello più antico era il percorso che attraversava San Magno fino ad alle fontanelle e il percorso attuale della Via Appia, che portavano alle tappe principali ovvero la Chisa della Madonna del Soccorso e la Chiesa di Giovanni Gerosolimitano.

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